sabato 29 novembre 2008

Scelte e priorità...

[Kephirat sussultò allo scatto di Milach, e non potè fare a meno di riflettere a lungo sulle sue parole. Definiva la regina Ilga corrotta dal male...beh, poteva anche essere vero...patti con i demoni poi? Anche quello probabile, tuttavia non era del tutto sicura di voler dare retta all'impeto del cimmero.] Milach, lei sanguinerà sicuramente come tutti gli altri...il problema più grosso, temo, sarà far sanguinare anche i cinquecento e più mercenari che lei comanda. Finora ci è andata bene perchè avevamo chi ci aiutava...ma qui? Hai visto questo posto, hai visto in che condizioni ha ridotto il suo popolo: se insorgessero basterebbe un soffio di vento a spazzare via questa gente...[scosse il capo dubbiosa, la situazione era ben peggiore di come appariva, i soldati di Vargas erano molti e non si sarebbero lasciati spaventare da loro, che non avevano nessuno, questa volta, a cui appellarsi.
Ilga stessa costituiva un problema non esattamente sopravvalutabile, anche se forse cercava di apparire più di quel che era. Il giochetto della serva morta non aveva convinto Kephirat del suo potere, ma solo della sua ferocia...tuttavia era curiosa di capire quali conoscenze avesse quella donna]

Odio doverlo ammettere...ma quel vecchio rottame di Cleone ci è inutile senza pugnale, quindi dovremo davvero fare qualcosa di più che limitarci a scambiarlo con le teste di quei contadini, se vogliamo ritrovare quel dannato coltello! [guardò i suoi compagni ad uno ad uno, in cerca di risposte] Se qualcuno di voi ha un'idea, che la tiri fuori alla svelta, abbiamo due settimane al massimo...


[Rientrò nella sua piccola tenda, scacciando per qualche momento dai suoi pensieri i problemi del regno di Albion...il ricordo dei fatti avvenuti alla Città Ghiacciata ancora la tormentavano, c'erano troppe cose che non riusciva a spiegarsi...assorta sul proprio riflesso in un bacile d'acqua, riportò alla mente quello che era diventato, credeva, il suo obiettivo principale]

Era davanti a me, sul viso una maschera, illuminata solo dall'oro dei suoi occhi...dio se conosco bene quella sfumatura, è la stessa del mio occhio destro!
Più in basso la barba. So che dovrebbe esser rossa, tuttavia ha per me una fredda tonalità di grigio.
Conosco anche quella, i miei capelli hanno lo stesso colore.
La statura no, non somiglia per nulla alla mia, nè la corporatura, ma in fondo lui è un uomo, un uomo che ha combattuto, mentre io sono una donna, nemmeno delle più robuste tra l'altro.

Non ha fatto una piega quando ha saputo chi sono...non un respiro fuori dal normale, non un cenno di stupore...quasi come l'avesse sempre saputo, come se se lo fosse aspettato.
Spavento, terrore, sorpresa...nessuna delle tre emozioni ha prevalso nel suo sguardo, quando si è reso conto di essere stato ingannato.
Mi sarei aspettata rabbia, furia, da uno della sua stirpe, ma non ne ho vista.
Aveva solo fretta di andarsene il più lontano possibile.
Davvero i Vanir sono coraggiosi solo quando sono in numero elevato?
E' questo il popolo che fa razzie, commette stupri, rapimenti e semina il terrore?
Un popolo che trova la forza solo nel numero?
Allora, se questo è vero, un singolo Vani...non è niente...non un pericolo, non una minaccia...è solo un codardo?
E' questo l'uomo da cui sono nata, un vigliacco?
Certo, non che mi aspettassi dell'onore, un briciolo di orgoglio da uno stupratore...ma il coraggio?

Non pretendo di essere la donna più coraggiosa al mondo, ne ho viste di più forti, grandemente più forti nell'animo e nel corpo rispetto a me, tuttavia mi auguro di non essere come lui, di non fuggire di fronte al pericolo, di fronte ad un errore di calcolo...un pessimo errore.

E' davvero quello l'uomo la cui testa bramo?
E la voglio veramente?

[Kephirat si guardò ancora una volta nel piccolo specchio d'acqua, sfiorandosi il viso con la punta delle dita affusolate, gli occhi assottigliati nello sforzo di ottenere un'immagine nitida nel bacile in cui si stava osservando, nel buio della sua tenda. L'idea di somigliare a lui non le piaceva, prima di tutto per una questione di principio: non c'era piacere nell'essere simile all'uomo che ha tenuto prigioniera tua madre, abusando di lei.
Poi non le piaceva perchè...] ...non ho visto un barlume di pregio in lui, non una scintilla di qualcosa per cui poter dire con orgoglio "anche io sono così"...esistono uomini privi di qualsivoglia pregio o qualità? Del tutto privi intendo...
I miei compagni non saranno dei santi, eppure sarei capace di trovare delle buone qualità in ognuno di loro...beninteso, non che la cosa mi interessi, sono solo dei compagni di viaggio...
[Un soffio di vento, forse, mosse la superficie dell'acqua, oscurando la sua immagine riflessa, di cui ormai vedeva solo una sagoma indistinta]
"Menzogne...menzogne, nega pure a te stessa quel che vuoi, ti porterò via tutto comunque, tutto, tutti, ad uno ad uno, allora scoprirai di somigliargli. Quando i tuoi occhi si riempiranno di quella stessa paura, del terrore, della sorpresa, anche tu desidererai solamente di essere più lontana, il più lontana possibile.
Ma ovunque tu sarai, ovunque ti nasconderai io saprò trovarti!"
[Di nuovo quella voce! Bassa, indistinta, un sussurro che la tormentava da...neanche lei ricordava più quanto, un sussurro che la seguiva, che sapeva sempre dove trovarla.
Serrò gli occhi, istintivamente si coprì le orecchie, pur sapendo che sarebbe stato inutile. Lui sapeva parlarle alla mente, così come il Gran Sacerdote di Naggaroth aveva fatto con tutti loro.
Lui la conosceva meglio di chiunque altro, di lei sapeva tutto ed era sempre pronto a ricordarglielo, a gettarla nel panico più nero in qualunque momento. Con un gesto secco scagliò lontano da sé il recipiente, rovesciandolo, l'altra mano premuta sulla fronte che cominciava a dolerle, come ogni volta che lui la trovava]
Io non sarò mai come lui! E tu, tu mi troverai a testa alta, se mai ci riuscirai!
[Una risata, roca, ovattata, riecheggiò nella sua mente in risposta al suo grido, poi fu di nuovo il silenzio, spezzato solo dal vento che soffiava sui pesanti teli della tenda]
Io non sarò mai come lui...[ripetè sotto voce, come a volersi convincere.]

4 commenti:

Il Topo ha detto...

chiedo perdono...sono orribilmente prolissa T_T

Xaviar ha detto...

Piuttosto e anzichenò direi ;P

Il Topo ha detto...

è più forte di me, non so sintetizzare :(

Orpheo ha detto...

E non avete ancora visto nulla :)