sabato 22 novembre 2008

Cimmero?

[ ...Mentre Milach avanzava, ancora lontano dal nemico, ripensava a tutto quel che era successo da quando erano naufragati... ]

"Perché sto facendo tutto questo? Perché? Se ripenso a tutto quello che è successo, al modo in cui, inseguiti dai Pitti, ci siamo ritrovati in Cimmeria... E' successo quasi per caso! Stavamo correndo qui cercando di salvarci la vita, e ci siamo ritrovati ad essere i salvatori... Senza di noi Comer sarebbe morto, Irennor sarebbe rimasto dov'era e a quest'ora i Vanir sarebbero già arrivati dove Crom combatté contro Ymir, dove i superstiti di questa parte di Cimmeria si rifugiavano, e dove probabilmente, con onore, sarebbero stati sconfitti. Abbiamo fatto così tanto, eppure nessuno di noi era venuto per questo...
Se ci penso bene, niente di tutto questo ha senso... Lottare e viaggiare in questo modo, ha senso per i miei muscoli, forse è per questo che lo faccio, ma non ha senso per me. Non più.
O forse, è il Cimmero che è partito anni fa' che sta lottando... Sì, è così. Da quando ho rimesso piede nella mia terra, mi sento come allora, prima di partire, mi sento come se dovessi scacciare gli invasori per poi tornare a occuparmi di cacciare per portare scorte a Conarc, tornare a vagare per i villaggi in cerca di altre prove per dimostrare a tutti la mia forza; mi sento come se mancasse qualche mese prima di tornare a Nord, sconfinare come quasi ogni anno in Asgard e incontrare lealmente in battaglia i nostri vicini Aesir, e incontrare di nuovo Ludmilla...

Ma anche se mi sento così, so che questo è solo un sogno, lo stesso sogno che ho fatto più volte da quando sono stato catturato come schiavo... Dopo quest'ultima battaglia, mi dovrò svegliare. Mi sto impegnando tanto perché la Cimmeria torni ad essere la Cimmeria che ho lasciato, ma anche se ci riesco, Ludmilla non tornerà, mai più. La Cimmeria che ho lasciato non potrà mai più esistere. Mai.
Ripenso alle parole di Irennor. Ha detto di non essere più un Cimmero, perché non riconosce più la sua terra e i suoi fratelli che l'hanno attaccato nel momento del bisogno, e che lui ha ucciso a decine. Forse nemmeno io sono più un Cimmero. Forse non lo sono più da quando ho conosciuto Ludmilla. Già allora cambiai. Aspettavo di tornare ad Asgard, ma non perché credevo in quello che là facevo come Cimmero, ma perché sapevo che avrei incontrato Ludmilla. Cercavo avventure per mettermi alla prova, come molti miei fratelli fanno, ma non per dimostrare la generosità di Crom, non per dimostrare di poter diventare un capo... No. Lo facevo per Ludmilla.
Forse sono proprio come Irennor, forse è per questo che le sue parole mi facevano così tanta rabbia. Mi ricordavano ciò che sono... E ciò che ho perso."

[... Se Milach non fosse stato un Cimmero, in quel momento un lacrima avrebbe rigato il suo volto. Nessuno al mondo avrebbe potuto capire che in quel momento era triste quasi al punto di desiderare la morte nell'imminente battaglia, per poi vagare per l'eternità nelle felici nebbie dell'oltretomba ...]

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