mercoledì 21 gennaio 2009

[Da quando era tornato da R'lyeh, Milach non aveva pensato ad altro che al fatto che la sua forza e quella dei suoi compagni non era bastata... Due amici avevano sacrificato la loro anima per permettere una via di uscita da quel luogo senza senso. Non poteva tollerarlo! Sapeva bene cosa significava avere a che fare con i demoni. L'aveva visto. Promesse attraenti, ma una volta accettato il patto, non sei altro che una loro pedina. Come quel lupo, sacrificato da quel demone solo per una dimostrazione di potere.
E adesso Milach si chiedeva cosa volesse da Lo Pan e da Comer, che avevano promesso la loro anima al momento della loro morte. E da quel giorno, avevano iniziato ad invecchiare molto velocemente. Cosa voleva da loro quel demone d'ombra?
Da quando tornarono, Milach si impegnò molto nelle meditazioni consigliategli da Lo Pan per proteggere la propria mente. E l'immagine che più di tutti gli dava pace, era proprio quella di Lo Pan che pensava a difenderlo dai colpi di quel mostro, permettendogli di attaccare con tutta la sua furia. Tutto il resto, anche i ricordi più belli, gli portavano solo dolore. Pensando e ripensando a quell'immagine, a Milach venne un'idea. Passò del tempo con gli altri Cimmeri, cercando fra di loro i migliori. Ne scelse sei, e li chiamò un giorno appena fuori dalla città...]

Immagino vorrete sapere perché vi ho chiamati... E' perché voi siete fra i più forti che sono giunti qui dalla nostra terra. Ed è per combattere che siete qui, ma non con me, né con i normali nemici che a decine sono caduti sotto i vostri colpi. I nemici di cui parlo sono nemici di questo mondo... Demoni, che non possono essere sconfitti come tutti gli altri nemici. Avrete bisogno di nuove armi e di nuove tecniche. Se volete continuare, seguitemi. Se invece avete paura, tornate immediatamente con gli altri.

[Era questo il discorso che aveva fatto loro prima di portarli al Tempio della Fenice a sacrificare un po' del loro sangue in cambio dell'acciaio azzurro. E anche se ciò era costato terremoti che danneggiarono la città, era sicuro che loro sei, tre ad attaccare e tre a difendere, sarebbero potuti diventare un'ottima squadra per sconfiggere i demoni. Forse anche per sconfiggere quel demone d'ombra che reclamava le anime dei suoi amici. E forse anche per sconfiggere quel demone che reclamava il corpo di Milach.
Ma adesso, ciò che tormentava Milach, era l'imminente viaggio in Hyperborea... Ormai aveva rinunciato a reincontrare Ludmilla, o meglio, la Ludmilla che lui aveva conosciuto. Kephirat gli aveva spiegato che il suo corpo era ancora vivo, ma la sua anima, quasi sicuramente, era già stata divorata. Ma quell'assenza di certezza totale lo stava divorando... Certo, sapeva che anche se avesse reincontrato una Ludmilla in apparenza normale, non poteva fidarsi, perché si sarebbe trattato di una pedina di Korhoinen, lo stregone.
Ma cosa avrebbe dovuto fare in quel caso? Ucciderla? Forse c'era ancora una speranza... I suoi amici forse potevano trovare il modo di salvarla... E se non avessero potuto? E se ucciderla si rivelasse poi in seguito un errore? Tanta confusione nella mente di un cimmero era una rarità...
All'alba, prima della partenza, e prima che gli altri suoi compagni arrivassero, si rivolse ai sei cimmeri...]

Ascoltatemi bene. Stiamo per fare un viaggio che forse per me sarà molto difficile. Perciò, in nome del nostro sangue, vi chiedo di fare una cosa importantissima. Se dovessi dimostrarmi debole e sopravvivere alla mia debolezza, uccidetemi! E non esitate! Chiaro?!
*Se dovessi dimostrarmi un debole, non avrò nessuna speranza di sconfiggere demoni... E non sarò degno di portare i doni di Crom.* [Pensava...] *Se dovessi dimostrarmi un debole, vi prego, uccidetemi, perché la mia vita non varrebbe neanche un soldo bucato.*
[Si voltò verso le terre selvagge che avrebbero di lì a poco percorso. Poi continuò...]
E se morirò, non dimenticatevi del compito che vi ho affidato. Il vostro scopo è e rimarrà sempre quello di difendere il nostro mondo dai demoni. Anche dopo la mia morte voi li combatterete sempre nel modo che vi ho insegnato, e quando scoprirete il segreto dell'acciaio, sarete pronti per addestrare altri guerrieri per combattere i demoni allo stesso modo. E non insegnerete solo a cimmeri, ma a gente di tutti i popoli. E se noi combattiamo con le nostre armi azzurre, che i gruppi degli altri popoli combattano con le loro armi migliori, che siano oggetti di grande valore o devastanti arti marziali. Che diventi una tradizione in tutte le terre del mondo...

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